Progetto per monitoraggio continuo fenomeni franosi sulla viabilità e nei centri urbani
BREVE DESCRIZIONE DELL’INTERVENTO
Negli ultimi anni sono stati impostati e realizzati dal Servizio Geologico vari programmi di previsione e prevenzione dei rischi per finalità di difesa del suolo e protezione civile, svolti in attuazione delle disposizioni nazionali e regionali vigenti. Il presente progetto, avviato nel 2023 e di cui è in corso la messa in esercizio sperimentale e la messa a punto di una piattaforma gestionale, tende allo sviluppo di un modello di raccolta e gestione dati di monitoraggio in tempo reale dei fenomeni di dissesto geo-idrologico. L’applicazione consiste nella realizzazione di un primo presidio territoriale ad alta tecnologia per il monitoraggio strumentale continuo di fenomeni franosi che interessano la viabilità metropolitana e i centri urbani. Tale applicazione discende di risultati degli studi parallelamente condotti dal Dipartimento XI in collaborazione con il Dipartimento di Scienze della Terra dell'Università degli Studi di Torino e con l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia.
L’area campione per la previsione e della prevenzione del rischio dissesto geo-idrologico ricade nel settore orientale dell’area metropolitana (territori comunali di San Vito Romano e Pisoniano, già attenzionate da tempo come i Comuni limitrofi in ragione della frequenza registrata di fenomeni occorsi). Nel corso degli anni sono state individuate, come infrastrutture a rischio di pertinenza di CMRC, la S.P. Empolitana I e la S.P. Empolitana II, che nel passato recente e prossimo sono state diffusamente interessate da dissesti, con perdita della funzionalità strategica per la mobilità locale.
Il presidio territoriale N° 1 comprende TRE siti critici della S.P. 62/a Empolitana I:
• SITO N. 1: S.P. 62/a al KM 19+800 (Comune di Pisoniano)- installazione sistema estensimetrico per monitoraggio gabbionata lato valle tornante.
• SITO N. 2: S.P. 62/a BIVIO CAPRANICA (Comune di Pisoniano) installazione in due fori di sondaggio (di pertinenza di CMRC) rispettivamente di un sistema inclinometrico e di un sistema piezometrico per monitoraggio fenomeno franoso;
• SITO N. 3: S.P. 62/a altezza Via Le Cese presso Cappelletta votiva (Comune di S. Vito Romano)- installazione in due fori di sondaggio (di pertinenza di CMRC) rispettivamente di un sistema inclinometrico e di un sistema piezometrico per monitoraggio fenomeno franoso;
Lungo tale tratto delle rete viaria metropolitana questo Servizio ha già appositamente realizzato e predisposto dei fori di sondaggio, nell'ambito della programmazione di appalto di lavori di indagini geognostiche. In parallelo è stata acquistata strumentazione con sensori da installare permanentemente nei fori per la misura in continuo degli spostamenti nel sottosuolo e dei livelli di falda idrica, con sistema di trasmissione dati e allertamento. All'installazione si procede operatore specializzato, a cui è stato affidato il servizio ai sensi del nuovo Codice dei Contratti Pubblici. Ciascun sito viene attrezzato con apparati di alimentazione tramite pannello fotovoltaico installato su palo, regolatori di carica e batterie, pozzetto con centrale di acquisizione dati (Wired multichannel datalogger) e modem 4G per trasmissione tramite webservice. La fornitura degli strumenti da parte della casa costruttrice è comprensiva di relativo servizio di assistenza di SIM dati da inserire negli apparati delle apparecchiature tecnico-scientifiche atte all’acquisizione e trasmissione dei dati rilevati. Il prototipo di piattaforma per la raccolta e acquisizione dei dati, è in corso di sviluppo con affidamento a operatore specializzato e con la supervisione scientifica dell'Università di Torino nell’ambito della citata collaborazione.
In conclusione si evidenzia che tale sistema di presidio territoriale ad elevata tecnologia con sistemi telemetrici di controllo non ha equivalenti nell’area metropolitana, e pertanto assume rilevanza ai fini del Piano Strategico Metropolitano. Una volta completato il periodo di esercizio sperimentale del sistema, verranno create utenze specifiche per ciascuno degli Enti preposti alla gestione del territorio e delle emergenze, con relativa definizione delle procedure e del sistema di allertamento.
La metodologia descritta verrà applicata per la realizzazione di un secondo presidio territoriale.