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Rischi antropici nell’area metropolitana di Roma

(Funzionario responsabile di Posizione Elevata Qualificazione Dott. Chim. Alessandra Terenzi)

La Città metropolitana di Roma Capitale ospita sui suoi 5.352 km2 di superficie oltre 4.200.000 abitanti, con una densità media di circa 789 abitanti per km2. La maggior parte della popolazione residente si concentra nell’area urbana di Roma, che conta oltre 2.780.000 cittadini distribuiti sui suoi circa 1.287 km2 di estensione. Sono 121 i Comuni, inclusa la Capitale.

Si tratta perciò della prima provincia italiana per superficie e popolosità. Tali dimensioni rendono perciò Roma Capitale la terza metropoli tra quelle europee.

La rete viaria è assai sviluppata, con presenza di cinque tratte autostradali e un capillare reticolo di strade statali, provinciali e comunali. Analoghe considerazioni possono farsi per la rete ferroviaria, la presenza di porti ed aeroporti, di infrastrutture a rete, di un patrimonio edilizio pubblico (tra cui assumono per la Città metropolitana particolare importanza gli edifici scolastici) e privato considerevole. I distretti industriali risultano concentrati in aree specifiche (Civitavecchia, Pomezia, Colleferro, Roma zona Valle Galeria, ecc.).

Gli elementi vulnerabili possono essere raggruppati nelle seguenti categorie:

  • Popolazione;
  • Luoghi di concentrazione della popolazione;
  • Popolazione debole;
  • Beni culturali;
  • Beni ambientali;
  • Infrastrutture per la mobilità e il trasporto, con particolare riferimento ai manufatti e alle opere d’arte (gallerie, ponti, viadotti).

Laddove il grado di antropizzazione è più elevato vi è maggiore esposizione ai rischi territoriali connessi alle attività umane. Le tipologie di rischio antropico possono essere raggruppate come di seguito

  • INCENDIO
  • INCENDIO DI INTERFACCIA
  • INDUSTRIALE
  • NUCLEARE
  • CHIMICO
  • BATTERIOLOGICO E SANITARIO
  • TERRORISTICO
  • BLACKOUT
  • GRANDI EVENTI
  • TRASPORTI (AEREI, TERRESTRI E SULL’ACQUA)