Monitoraggio sismico permanente di Palazzo Valentini
BREVE DESCRIZIONE DELL’INTERVENTO
Negli ultimi anni sono stati impostati e realizzati dal Servizio Geologico vari programmi di previsione e prevenzione dei rischi per finalità di protezione civile, svolti in attuazione delle disposizioni nazionali e regionali vigenti. L’allora Servizio 3 “Geologico, difesa del suolo e protezione civile in ambito metropolitano”, nell’ambito di una collaborazione con il Dipartimento Protezione Civile- Presidenza del Consiglio dei Ministri (DPC), ha promosso nel 2020 lo sviluppo, in sinergia con l’allora UC Risorse strumentali (oggi Dipartimento VIII), di un’indagine sul patrimonio edilizio della Città metropolitana di Roma Capitale, e precisamente sugli edifici scolastici e sugli sedi istituzionali dell’Ente. Particolare attenzione è stata rivolta all’immobile di Palazzo Valentini, sede istituzionale sia di CMRC, sia della Prefettura di Roma, che costituisce per quest’ultimo motivo un edificio strategico ai sensi della normativa vigente in materia di classificazione sismica del territorio (in particolare: D.G.R. Lazio n. 387/2009; D.G.R. Lazio n. 835/2009; D.G.R. Lazio n. 545 /2010; DGR Lazio n. 490/2011; D.G.R. Lazio n. 489/2012; D.G.R. Lazio n. 535/2012; D.M. Infrastrutture e dei Trasporti del 17/1/2018 Aggiornamento delle “Norme Tecniche per le costruzioni”; del Regolamento Regionale 13 luglio 2016, n. 14). Le sedi delle Prefetture ricadono nell’elenco delle strutture in Classe d’uso IV “Strategiche” (Costruzioni con funzioni pubbliche o strategiche importanti, anche con riferimento alla gestione della protezione civile in caso di evento sismico).
Per tali ragioni si è ritenuto utile, cogliendo l’opportunità proposta dal DPC, avviare un progetto di misure sperimentali su Palazzo Valentini, analoghe a quelle già effettuate presso gli istituti scolastici campione, anche ai fini dell’inserimento dello stesso nell’Osservatorio Sismico delle Strutture (OSS). Si tratta di una rete nazionale per il monitoraggio sismico permanente di strutture e infrastrutture pubbliche, attualmente costituita da 162 sistemi di monitoraggio (152 edifici: scuole, ospedali, municipi e altre tipologie; 7 ponti; 3 dighe), gestita dal Dipartimento delle Protezione Civile. La rete OSS ha un alto tasso di omogeneità strumentale e di efficienza, oltre che una completa concentrazione dei dati, mediante teletrasmissione ad un unico centro di acquisizione ed elaborazione, che si trova presso la sede del DPC di via Vitorchiano 4 a Roma.
In considerazione dell’altissimo valore storico, architettonico e artistico di Palazzo Valentini, nonché della sua funzione strategica anche ai fini di protezione civile, il DPC ha voluto inserire l’edificio nell’OSS, e pertanto è stato installato un sistema di monitoraggio di tipo innovativo, basato su sensori digitali. In sostanza si tende al monitoraggio mediante un sistema sempre attivo che, in caso di terremoto, restituisce i livelli di accelerazione subiti dall’edificio e quindi potenzialmente il livello di danno subito, fornendo informazioni propedeutiche allo studio del modello strutturale dell’intero immobile.
Il progetto su Palazzo Valentini è stato concepito ad inizio 2020, con una fase preparatoria accurata. Il sistema installato e attivo, che rimarrà in funzione a tempo indeterminato, è costituito da quattro sensori di piccole dimensioni (195 x 112 x 96 mm) posizionati al terzo livello dell’edificio, più un quinto sensore con registratore integrato (296 x 225 x 156 mm) situato al livello seminterrato.
Inoltre nella giornata del 20 Ottobre 2020, sono stati posizionati temporaneamente, nelle stesse posizioni in pianta dei sensori del sistema di monitoraggio permanente, sensori sul solaio del primo, secondo e terzo piano, al fine di sviluppare un modello SMAV semplificato della struttura dell’edificio e fornire anche una base interpretativa per la lettura dei dati riportati dai sensori permanenti. Si è trattato comunque di indagini di tipo non invasivo, in cui l’acquisizione dei dati si è svolta posizionando all’interno e all’esterno dell’edificio degli strumenti di misura, di modesto ingombro, che registrano durante un limitato intervallo di tempo le vibrazioni ambientali (senza bisogno di alcuna fonte energizzante). Infine il giorno 27 Ottobre 2020 è stata installata nei livelli interrati dell’edificio, previa predisposizione del cablaggio a cura dell’attuale UC Risorse strumentali, una postazione accelerometrica della Rete Accelerometrica Nazionale (RAN), anch’essa gestita dal DPC.
Per completare le ricerche sono stati recuperati nell’archivio storico del Servizio Geologico i dati relativi a sondaggi geognostici di tipo inclinato, effettuati molti anni addietro all’esterno dell’edificio (lato Via S. Eufemia) per intercettare le opere fondazionali dell’edificio. La caratterizzazione del sottosuolo in conformità alla normativa vigente risulta infatti fondamentale per definire il modello del complesso opere edilizie/terreno di fondazione.
Tutte le spese per la fornitura e l’installazione della strumentazione sono a carico del DPC, mentre il Servizio Manutenzioni patrimoniali ha dato tutto il supporto logistico e tecnico per il montaggio delle componenti e per l’installazione dei cavi di collegamento. Come per tutte le strutture dell’OSS, la gestione del sistema e l’elaborazione dei dati sono effettuate direttamente dal DPC, che per le attività in situ si avvarrà del proprio appaltatore (GeoSIG Ltd di Zurigo, rappresentata in Italia dalla Instruments s.r.l. di Firenze). La Città metropolitana sarà dotata delle credenziali per accedere al sistema e ai dati risultanti dai monitoraggi. L’iniziativa è stata svolta dagli Uffici d’iniziativa, peraltro nella situazione emergenziale pandemica, quale progetto speciale portato avanti contestualmente all’ordinario carico di lavoro.