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Risorse agroforestali

Gestione delle risorse agroforestali nell’area metropolitana di Roma Capitale

BREVE DESCRIZIONE DELL’INTERVENTO

La Città metropolitana di Roma Capitale esercita competenze autorizzative che in materia di utilizzazioni boschive ed altri interventi di gestione agro-forestale su superfici superiori a 3 ettari, ai sensi della normativa vigente (prescrizioni di massima e di polizia forestale di cui al R.D. 3267/1923). Tali competenze, delegate dalla regione Lazio alle Province a partire dal 1998 comprendono utilizzazione di boschi cedui e di fustaie, diradamenti, potature, sfolli, interventi fitosanitari, nonché miglioramenti fondiari (decespugliamenti, spietramenti, reimpianti, etc.).

In questo contesto è stato instaurato un rapporto di collaborazione con l’Università degli Studi della Tuscia di Viterbo - Dipartimento di Scienze Agrarie e Forestali (DAFNE). Nel 2017 l’Ufficio (allora inquadrato come Servizio 3 “Geologico e difesa del suolo, protezione civile in ambito metropolitano” - Dipartimento VI “Pianificazione territoriale generale”) sottoscrisse a Dicembre 2017 con il DAFNE un primo accordo ai sensi dell’art. 15 della L. 241/1990 e ss.mm.ii., di durata 18 mesi, sul tema “Attività di valutazione, analisi e formazione nei settori delle Scienze Forestali e Ambientali e della Difesa del Suolo nel territorio della Città metropolitana di Roma Capitale”. Le indagini e le analisi condotte congiuntamente tra gli Enti tendevano anche alla definizione di indirizzi in ambito pianificatorio tramite una mirata ed efficace politica di gestione. Particolare attenzione è stata rivolta alla ricognizione sulla consistenza del patrimonio dei boschi del territorio metropolitano e sul loro funzionamento, selezionando un campione per lo screening ed il monitoraggio dei fenomeni e delle componenti forestali, reperite tra le istanze ai sensi della L.R. 39/2002 presentate presso lo stesso Ente. Incrociando i dati delle Zone di Vulnerabilità, appositamente definite nell’ambito del progetto, con il database dei procedimenti gestiti nel lungo periodo di osservazione, sono stati estrapolati casi rappresentativi degni di approfondimento. I prodotti di sintesi dello studio, articolato in tre fasi e concluso a Ottobre 2019, consistono in:

-             Definizione della consistenza del patrimonio forestale dell’area metropolitana e realizzazione di una cartografia tematica dell’effettiva superficie ricoperta da boschi (in conformità alle norme vigenti, quali legislazione FAO e vincolo idrogeologico);

-             Esecuzione di specifiche indagini di campo per la valutazione dell’integrità degli ecosistemi forestali e sulla conservazione della biodiversità, con particolare riferimento ad habitat prioritari quali faggete con Taxus e Ilex, faggete vetuste e faggete depresse;

-             Valutazione degli effetti della gestione forestale, attraverso delle indagini di campo, su aree campione selezionate nella precedente Fase A, con implicazioni per la prevenzione del dissesto idrogeologico e la difesa del suolo, anche integrando i dati ottenuti dal rilievo e quelli derivati con tecniche di remote sensing, congiuntamente alle informazioni gestionali storiche; l’azione tendeva anche a individuare valutata la forma di gestione più adeguata al fine di prevenire i movimenti franosi.

In ragione della proficua conclusione del primo progetto, a Dicembre 2019 fu formalizzata la prosecuzione del rapporto tra i due Enti  tramite firma di un nuovo accordo ai sensi dell’art. 15 della L. 241/1990 e ss.mm.ii., di durata annuale, per la realizzazione di un nuovo progetto sul tema “Valutazione delle utilizzazioni agroforestali, riduzione ed ottimizzazione dell'impatto sul patrimonio boschivo e ambientale dell'area metropolitana di Roma Capitale”, , articolato in quattro fasi.

I prodotti di sintesi dello studio, concluso a Dicembre 2020, consistono in:

- Approfondimenti tematici su aspetti specifici connessi alla prevenzione del dissesto idrogeologico nei cedui castanili del comune di Bellegra (RM), in continuità con il precedente progetto, con particolare riguardo alla modulazione degli interventi selvicolturali a seguito dei fenomeni franosi e degli effetti degli stessi sul bosco ceduo;

- Realizzazione di studi e pubblicazioni sui temi precedentemente illustrati.

 

Le attività descritte risultano rivolte a soddisfare pubblici interessi funzionali alla conoscenza del territorio e all’ utilizzo sostenibile delle risorse agroforestali. I risultati prodotti costituiscono una base informativa utile, oltre che alla regolazione delle attività pubbliche e private di trasformazione di zone boscate dell’area metropolitana, ad altre azioni di pianificazione e governo del territorio, da attuarsi in primo luogo nell’ambito di iniziative in avvio, quali il Tavolo tecnico per la sicurezza delle alberature nell’area metropolitana di Roma Capitale e il Piano Forestale Metropolitano.